Il mondo affettivo è la parte invisibile e inconscia che permea completamente la realtà, i rapporti e tutta la nostra vita, fin dai primi istanti. Per realizzarsi e svilupparsi, necessita di rapporti validi che possano soddisfare le esigenze umane profonde. I rapporti deludenti bloccano e impediscono la maturazione, la crescita e portano alla rigida difesa che ha il potere di coartare il mondo affettivo, generando la psicopatologia.
Il nostro punto di vista considera quindi che se l’essere umano si blocca in rapporti non validi, è solo attraverso rapporti validi, come il rapporto con lo psicologo, che può recuperare la sua possibilità di crescita e realizzazione.
Il pensiero che proponiamo si basa quindi sui seguenti cardini:
- L’essere umano nasce con un mondo affettivo sano.
Lo psicologo deve trovare questa realtà affettiva in ciò che il paziente racconta, come base del percorso di cura.
- La patologia come difesa e perdita del mondo affettivo
Lo psicologo deve far emergere le difese affinché, all’interno del rapporto, il paziente possa vederle e così elaborarle.
- La cura come recupero del mondo affettivo
La cura è possibile attraverso il rapporto con lo psicologo, che aiuta il paziente a ritrovare la sua parte valida presente fin dalla nascita, per superare le rigidità che lo bloccano e riscoprire le sue possibilità di vita e di crescita.
- Il mondo affettivo dello psicologo come unico strumento di cura
Lo psicologo che ha ritrovato il proprio mondo affettivo può recepire e comprendere il mondo affettivo del paziente e dunque, nel rapporto terapeutico, trasformarlo.