Essere diversi non è espressione di “qualcosa che manca” per essere come gli altri, ma della presenza di qualcosa in più: una realtà profonda, vitale e vera che ci appartiene da sempre, è intrinsecamente nostra e ci rende tutti uguali e al tempo stesso ognuno diverso dall’altro. Non diversi per il colore della pelle, la religione, il genere, lo status sociale, ma per il nostro essere.
Potremmo dire che lo psicologo si occupa di cogliere e far emergere la “diversità interna”, dando spazio alla realtà affettiva che rende i pazienti loro stessi e che spesso faticano a tirare fuori, perché coperta dal tentativo o dall’abitudine di emulare antichi o nuovi modelli.
La vera diversità è quella che non si vede ed è la nostra reale ricchezza.