Agitato, tranquillo, luminoso, scuro, chiassoso, timido… sempre in movimento, sempre uguale, mai uguale. Un giorno voluminoso, pieno, arrogante ed esibizionista, un altro turbato e impenetrabile, quasi scarno e meditabondo. Corazzato e poi accogliente, diffidente e poi appagato. Lo vedo così lo sguardo di chi si siede lì, su quella sedia, per la prima, seconda, decima, centesima volta. Lo sguardo di…